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DONNE E SVILUPPO

La presentazione di questa sezione del sito, per non diventare retorici, la lasciamo ad un documento dell'ONU del 1997 in occasione del summit straordinario sull'ambiente.

Le donne sono ingiustamente tenute lontano dai processi decisionali politici, quando invece, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, sono il motore della loro società non solo nella gestione della famiglia, ma anche nella gestione del territorio e dell'economia.

 

"A partire dal 1962, anno in cui la scrittrice americana Rachel Carson ha messo in guardia il mondo sul pericolo rappresentato dall'avvelenamento da pesticidi con il suo libro "Fonte Silenziosa", le donne hanno giocato un ruolo fondamentale all'interno del movimento ambientalista mondiale. Nel 1988, la Commissione Mondiale su Ambiente e Sviluppo, capeggiata dal Primo Ministro norvegese Gro Harlem Brundtland, ha pubblicato il suo rapporto "Il Nostro Comune Futuro", nel quale le crisi di carattere ambientale vengono legate a pratiche di sviluppo non sostenibili e all'impiego di pratiche finanziarie che contribuiscono ad allargare il divario esistente fra il Nord ed il Sud, con le donne che rappresentano la maggioranza dei poveri e degli analfabeti di tutto il mondo.


Nel corso degli anni, i gruppi femminili hanno continuato a richiedere l'adozione di politiche e pratiche che non mettessero a rischio la salute ed il benessere delle generazioni future. 
Esse continuano a battersi per ottenere condizioni di vita migliori e per la protezione dell'ambiente. Fra i poveri, infatti, le donne rappresentano una percentuale straordinariamente elevata praticamente in ogni nazione del mondo. E gli studi condotti hanno dimostrato come siano proprio i poveri, tanto nelle città quanto nelle aree rurali dei paesi sia ricchi che poveri, a dover sopportare la parte peggiore dei fenomeni di degrado ambientale e di inquinamento.

 

Praticamente in ogni nazione della Terra compete principalmente alle donne la responsabilità di nutrire, curare la prole e amministrare la famiglia. Ma le donne sono attive anche nella gestione dell'ambiente. Nella maggior parte dei paesi in via di sviluppo, infatti, esse giocano un ruolo importante in quanto coltivatrici, custodi del bestiame, procacciatrici di acqua e combustibile. Tuttavia, a dispetto del ruolo ricoperto dalla componente femminile della popolazione, le donne non vengono adeguatamente rappresentate nei processi decisionali relativi ai temi dell'ambiente e dello sviluppo a livello locale, nazionale o internazionale.

L'esperienza, la conoscenza ed i punti di vista delle donne sono stati trascurati per anni ed i gruppi femminili chiedono adesso che le loro voci vengano ascoltate.
Essi propugnano la necessità di un approccio integrato allo sviluppo sostenibile, dal momento che le tematiche politiche, economiche, sociali ed ambientali sono strettamente legate".

 

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